Morti e feriti tra le fila Karen a causa di imboscate condotte nelle ultime settimane da parte dell’esercito birmano contro gli uomini dei due generali “ribelli” Nerdah Mya e Baw Kyaw.
I due ufficiali, da sempre critici nei confronti del cosiddetto processo di pacificazione iniziato poco meno di due anni fa in Birmania con negoziati tra movimenti autonomisti e governo di Rangoon, hanno più volte dichiarato che prima di parlare di pace e di investimenti nel territorio Karen è necessario che i Birmani ritirino le loro truppe dalle posizioni che occupano nella regione orientale del Paese.
Le provocazioni da parte birmana si sono moltiplicate in questi ultimi mesi. Raggiunto ieri al telefono il generale Nerdah Mya, comandante della KNDO (Karen National Defense Organization) ci ha detto: “I Birmani stanno muovendo le loro truppe e stanno rifornendole. Ci aspettiamo qualche azione pesante. La scorsa settimana hanno fermato uno dei nostri ad un posto di blocco e lo hanno arrestato: dopo qualche ora il cadavere del nostro soldato è stato ritrovato nel fiume Moei, con le mani legate e la gola tagliata. Due giorni fa una pattuglia della KNDO ha subito un’imboscata, e nel combattimento che è seguito un volontario Karen è morto e un altro è stato gravemente ferito. Intanto i Birmani dichiarano al mondo che qui c’è un cessate il fuoco e che il Paese è pacifico. Tutte menzogne.”
Anche la 5° Brigata Karen, controllata dalla “Tigre”, il carismatico Generale Baw Kyaw, non conosce pace. I comandi birmani pare abbiano istruito le truppe a violare puntualmente il codice di condotta stabilito durante i negoziati. Baw Kyaw ha indicato chiaramente delle linee oltre le quali non sono tollerati sconfinamenti dei soldati di Rangoon. Ma sempre più frequentemente le colonne birmane oltrepassano le linee per provocare la reazione della guerriglia Karen e poter così accusare Baw Kyaw di infrangere il cessate il fuoco. A causa delle enormi ricchezze custodite nel sottosuolo dell’area della 5° Brigata, il Governo birmano vorrebbe sbarazzarsi della “Tigre” e vendere a peso d’oro concessioni minerarie a compagnie multinazionali.
La Comunità Solidarista POPOLI prosegue la sua attività di sostegno alla popolazione Karen, iniziata nel 2001. Sono 7 le cliniche in funzione nelle aree sotto il controllo di Nerdah Mya e di Baw Kyaw, i due leader che ancora conducono con sacrificio ed onestà la lotta che un giorno dovrà portare alla libertà dei Karen.